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6 Comments on “#84 – Camminare sui carboni ardenti: miracolo o suggestione? Ne parliamo con Massimo Sarotto di Pirobazia.eu”

  1. A febbraio del 1996 ho avuto per la prima volta l’opportunità di camminare a piedi nudi su un tappeto di carboni ardenti. Il mio compagno era morto da tre settimane e quello fu un modo per iniziare ad elaborare il dolore e la perdita.
    Ho ripetuto l’esperienza nel 1999 e nel 2000, sempre con lo stesso istruttore, persona nella quale riponevo la massima fiducia. Quelli che seguono sono alcuni brani di un breve articolo che scrissi per lui dopo la prima esperienza.
    «Io ho camminato sui carboni ardenti, sana e salva.
    “Qualche conseguenza?”, chiederanno i miei curiosi lettori. Sì, una bollicina sotto il piede destro e una sotto il piede sinistro (meno male che non sono un millepiedi), il cui sopportabile bruciore è sparito in poche ore. Ed è sparito perché avevo compreso, avevo accettato le bollicine e il bruciore, avevo detto “Sì” e li avevo ringraziati per il loro messaggio.
    Questo è l’insegnamento del seminario di pirobazia che per me è stato più utile. Prendere sotto braccio le mie paure, il dolore, la rabbia, i pensieri negativi e farmeli amici, accettarli. Dire “Sì, grazie”.
    Mentre, come i miei compagni, portavo tra le braccia la legna necessaria per accendere il fuoco, l’ho ringraziata per l’opportunità che stava per darmi e per il meraviglioso esempio della sua prossima trasformazione: da legna (cioè da un albero) a fuoco, da fuoco a carboni ardenti, da carboni ardenti a cenere. Cenere che, tornando alla terra, avrebbe contribuito a dar vita ad altri alberi.
    L’Alfa e l’Omega, l’inizio e la fine formano un cerchio. Non c’è espirazione senza inspirazione e non può esserci inspirazione senza espirazione. Non c’è il maschile senza il femminile. Non c’è luce senza le tenebre. Non c’è rinascita senza ciò che chiamiamo morte o, meglio, senza trasformazione.
    So – e ora lo so per esperienza diretta – che, se il mio sguardo resterà puntato verso la mia intenzione, verso la mia meta, qualsiasi problema, qualsiasi ostacolo, qualsiasi “tappeto di carboni ardenti” potrà essere superato.
    È un cammino in salita: voglio assumermi la responsabilità delle mie scelte, delle mie decisioni, della mia vita. Esattamente come ho fatto quando ho deciso di partecipare al seminario di pirobazia e come quando, davanti ai carboni ardenti, ho scelto di camminarvi sopra.
    Basta accettare la paura e trasformarla nell’energia e nel coraggio necessari per fare il primo passo: gli altri seguono in modo naturale. Sì, naturale: non riesco a ricordare di aver fatto, da quando ho raggiunto l’età della ragione, un’esperienza più “naturale” di questa. Chi mi ha tenuta per mano e accompagnata è stata la bambina che è in me, che ha detto: “Giochiamo a camminare sui carboni ardenti”.
    Sto vivendo, molto più di prima, attimo per attimo, riuscendo a trasformare “l’inesorabile minuto in un momento fatto di sessanta secondi”. Ogni attimo può assumere un enorme valore se riesco a viverlo intensamente; ogni pensiero, ogni parola, ogni azione può essere fonte di amore, di gioia, di energia.
    Sì, è vero, io ho camminato sui carboni ardenti, ma quel che più conta è che ho imparato a dire “Sì” ad ogni pensiero, ad ogni emozione, ad ogni cosa, ad ogni essere vivente.»

    Un suggerimento: credo sia importante non affidarsi ad istruttori di cui non si conoscono l’onestà e la serietà professionale. Dopo questi accertamenti… consiglio di provare l’esperienza almeno una volta: è fantastica!

    1. Grazie Maria Luisa, grazie di Cuore. Un racconto bellissimo e toccante. Un grande abbraccio 🙂
      Maximilian

    2. Ciao Maria Luisa, grazie mille per la tua bellissima e profonda testimonianza! Come dici tu non è facile prendersi la responsabilità di ogni nostra azione o scelta, ma è l’unico modo per vivere veramente, e per trasformare ogni cosa che ci “succede” in una meravigliosa possibilità di crescita e evoluzione. Grazie!!! 🙂

  2. Maria Luisa, permettimi … sei una grande !!!
    Dalle tue parole emerge come tu abbia portato lo spirito della Pirobazia nel quotidiano.
    Durante il seminario la camminata sui carboni ardenti rappresenta sicuramente l’evento culminante,
    ma comunque un attimo in cui si mette in pratica la disciplina appresa durante il pomeriggio-sera.
    Una disciplina semplice ma estremamente efficace in cui riusciamo a mettere da parte
    i nostri condizionamenti, le nostre paure e tutto ciò che ci blocca nella quotidianità,
    passando dai continui NO della mente razionale al SI alla vita, per crescere in fiducia e consapevolezza coltivando i nostri talenti.
    In fondo, è questa la trasformazione interiore che ognuno di noi deve compiere per vivere pienamente e al meglio !!!
    Come dici tu, nella vita (come nella camminata) non importa quanto siano distanti i nostri obiettivi
    (e quanto sia lungo il percorso sul fuoco), l’importante è fare il primo passo ed il resto
    seguirà in modo così “naturale” da apparire “supernatural” 🙂
    Un forte abbraccio !!!
    Massimo
    http://www.pirobazia.eu

    1. Grazie per le tue belle parole, Massimo. Anche il mio istruttore di pirobazia si chiama Massimo e purtroppo è molto che non ci incontriamo perché lui credo si trovi ancora a Torino e io prima ero a Roma e ora da diversi anni ho dovuto trasferirmi a Viterbo.
      Ho sentito che nel podcast hai parlato di Oscar Forreiter. L’ho conosciuto a Torino nel 1994, seguendo un seminario (anche se chiamarlo “seminario” o “corso” è riduttivo). Lui agiva “dietro le quinte” (almeno nei quattro giorni in cui ci sono stata io), ma ricordo ancora in che modo meraviglioso ha mostrato come dovrebbe essere un “vero” abbraccio.
      Grazie ancora, Buon Lavoro e Buona Vita!

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