Non dimenticherò mai la prima volta che ho sperimentato i “Movimenti” di Gurdjieff (chiamati anche Danze Sacre di Gurdjieff).
E’ stato più di 15 anni fa. Facevo parte di un gruppo di studio, a quel tempo ci interessavamo di esoterismo e di tutte quelle esperienze non ordinarie che potevano favorire una espansione della coscienza e la nostra crescita personale.
Gli insegnamenti di Gurdjieff erano uno dei nostri pilastri di studio, così come quelli di Carlos Castaneda (due insegnamenti in apparenza molto diversi, ma che in realtà hanno tantissimo in comune, descrivendo lo stesso mondo con parole diverse).
Claudia, una di noi, aveva da poco fatto un corso dedicato a questi Movimenti di Gurdjieff e ci propose di farne esperienza.
Si trattava di ripetere una precisa sequenza di movimenti seguendo il ritmo di una musica suonata al pianoforte. La caratteristica di questi movimenti era che dovevano essere eseguiti con totale consapevolezza e precisione. Braccia, gambe e testa si muovevano con tempi diversi (ad esempio quattro tempi per le gambe, tre tempi per le braccia e due per la testa). Ed era importante essere consapevoli della propria posizione anche all’interno del gruppo, per muoversi tutti quanti in modo allineato.
La musica era bellissima, molto coinvolgente, e mi fece subito entrare in uno stato di presenza. Quei movimenti erano davvero particolari… osservare un braccio mentre si alzava, la testa mentre si muoveva… gesti così semplici eppure così intensi se fatti con totale presenza…
Dopo mezzora di quegli esercizi mi capitò una cosa strana. La mia mente era totalmente sgombra dai pensieri. Non riuscivo a parlare, non ne avevo motivo. Non c’era dialogo interno, non avevo nulla di importante da dire. C’era solo il silenzio nella mia mente e uno stato di quiete interiore che non dimenticherò mai.
Inutile dire che mi innamorai delle Danze Sacre a prima vista. Volli subito entrare in contatto con la persona che aveva insegnato a Claudia questi primi Movimenti. E così dopo un paio di settimane mi trovavo a partecipare al mio primo seminario di Movimenti e Danze Sacre di Gurdjieff con Shurta, quella che poi sarebbe diventata mia insegnante di Danze Sacre e cara amica.
Per alcuni anni ho frequentato assiduamente i corsi organizzati da Shurta, sia nel weekend sia con ritiri residenziali più lunghi, in inverno e in estate, sempre in luoghi magici in mezzo alla natura. Si era creato un bellissimo gruppo di praticanti, molto affiatato. Ricordo con tanto affetto i miei compagni di danze e il tempo e la distanza non hanno attenuato il nostro legame spirituale.
Dei Movimenti si potrebbe parlare a lungo, ma non avrebbe molto senso. Sono stati creati appositamente per farne esperienza diretta. Gli insegnamenti di Gurdjieff hanno una parte teorica molto complessa che serve a nutrire il nostro centro mentale (o forse a distrarlo dai suoi pensieri circolari, chissà!). Eppure comprendere il messaggio di Gurdjieff solo con la parte razionale non è possibile e forse è addirittura dannoso. Gurdjeff ha quindi integrato nel suo insegnamento delle parti pratiche, esperienziali, molto intense e di grande trasformazione. Una di queste pratiche, forse quella centrale in tutto il suo lavoro, sono proprio i movimenti.
La leggenda narra che Gurdjieff abbia recuperato questi Movimenti in un antico monastero, in cui essi venivano tramandati da tempo immemore da monaci che vivevano in isolamento in qualche luogo sperduto nel deserto orientale. In realtà Gurdjieff ha poi viaggiato in tutto il mondo alla riscoperta di questi antichi movimenti, dei loro segreti e delle tecniche per insegnarli nel modo più efficace. Le sequenze di Movimenti hanno lo scopo di riallineare gli emisferi cerebrali, liberare il vero potenziale dell’Essere Umano, risvegliare sua la Coscienza sopita e riportarla nel “qui e ora”. Uno degli aspetti in comune con l’insegnamento di Castaneda è che le memorie dell’individuo e dell’intera umanità hanno sede nelle varie parti del corpo e vengono immagazzinate negli arti, negli organi, nei muscoli, nelle ossa, eccetera. Particolari sequenze di Movimenti, codificati migliaia di anni fa, ci permettono di risvegliare queste memorie e riconnetterci con insegnamenti ancestrali che non devono essere appresi dalla mente razionale, ma semplicemente “risvegliati”, ricordati.
Il lavoro con le Danze Sacre di Gurdjieff ha così tanti livelli di esperienza che un praticante non può mai veramente dirsi arrivato a conclusione.
Chiunque può praticarli e trarne beneficio.
Attraverso sequenze di Movimenti in cui dobbiamo muovere gambe, braccia, testa e occhi a ritmi diversi, seguendo la musica, dobbiamo sviluppare una tale attenzione nel presente che la conseguenza pressoché immediata è il silenzio interiore. E’ stato impressionante il risultato che ho ottenuto la prima volta che li ho praticati… nemmeno con anni di meditazione mi ero avvicinato a questo risultato così eclatante.
Un altro aspetto è lo sblocco delle emozioni e delle energie bloccate e compresse. La musica lavora sul centro emotivo e i Movimenti ci permettono di rilasciare memorie dolorose o traumatiche immagazzinate per lungo tempo nel nostro corpo. Non è raro durante le danze scoppiare a piangere e veder scendere le lacrime come un fiume in piena, senza riuscire a spiegarsi minimamente il perché… semplicemente qualcosa si è liberato, un nodo si è sciolto e come gli argini di una diga che si rompono le emozioni finalmente riescono a fluire liberamente. Quella delle Danze Sacre può essere un’esperienza davvero catartica. Ma non può essere prevista o forzata: quando è il momento, l’esperienza semplicemente accade.
Questo è un altro degli insegnamenti delle Danze: restare centrati nel presente, sentirsi parte del gruppo, del movimento, della musica, assieme ad essi scorrere e fluire. Con i Movimenti di Gurdjieff si impara a muoversi come si muovono gli uccelli in cielo, quando formano uno stormo e volano in formazione, diventando uno.
Si potrebbe dirne tanto altro… ma la cosa migliore è davvero sperimentarle.
Anche l’insegnante ha la sua importanza. Ognuno affronta l’insegnamento dei Movimenti in modo diverso, in base al suo livello di esperienza e di consapevolezza, a seconda di come ha compreso e interpretato il percorso di lavoro proposto da Gurdjieff.
In questo episodio di Supernatural Café abbiamo intervistato Shurta, la mia insegnante di Movimenti e Danze Sacre.
http://www.supernaturalcafe.it/podcast/episodio-38/
Shurta insegna le Danze da più di 25 anni, organizza corsi e seminari in tutta Italia e ha personalmente formato diversi insegnanti. Se vuoi saperne di più sul suo lavoro con i Movimenti e le Danze Sacre di Gurdjieff, ti consigliamo di ascoltare questa intervista!
http://www.supernaturalcafe.it/podcast/episodio-38/
Un abbraccio e buon risveglio 🙂
Maximilian & Daria
1 Comments on “Movimenti e Danze Sacre di Gurdjieff per lo sviluppo armonico dell’Uomo”
Interessante una esperienza da provare.