Se anche tu come me hai un passato da “complottista”, “cospirazionista” o “dietrologo” (come amano etichettarci i benpensanti dell’establishment), non ti sarà sfuggito che il titolo di questo articolo è un omaggio a David Icke. Uno dei suoi libri più famosi si intitola proprio così: “E la Verità vi renderà liberi”.
La “Teoria del Complotto” nasce negli anni ’60, dopo la morte di J. F. Kennedy. A molte persone la versione ufficiale dei fatti non tornava… e chi indagava per scoprire la verità veniva additato come “complottista”, paranoico e maniacale. E quindi screditato dall’opinione pubblica.
Io stesso ho cominciato a mettere in discussione la versione ufficiale dei fatti molto tempo fa, quando non ero ancora ventenne. Ho avuto la fortuna di leggere i libri giusti, che mi hanno aiutato a sviluppare il senso critico e a farmi delle domande.
Non è stato un percorso facile. Andare controcorrente non è mai facile, a meno che tu non sia un salmone (ma non dev’essere facile nemmeno per loro).
La maggior parte delle persone ha un disperato bisogno di normalità e di certezze. Tutto deve avere una spiegazione semplice. Non è necessario che la spiegazione sia anche logica e men che meno dev’essere vera. Basta che sia semplice e che non metta in discussione l’ordine delle cose. Perché una cosa sia accettata come vera, basta che sia di dominio pubblico. “Lo sanno tutti che è così”.
“Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità”, diceva Goebbels (il gerarca Nazista).
Il problema è che su certe bugie o false informazioni si fonda la nostra società, la nostra istruzione, la nostra economia, il nostro lavoro, la nostra giustizia, la nostra religione, la nostra sanità, la nostra morale e in generale quello che chiamiamo “il nostro buon senso”.
Non è facile mettere in discussione certi dogmi. Le persone hanno paura di perdere le proprie certezze, le convinzioni su cui si basano le proprie azioni. Meglio una falsa certezza che una dolorosa verità.
E quindi non è stato facile. Indagavo, mi facevo domande, ogni sconvolgente scoperta creava nuovi dubbi, ogni risposta portava con sé nuove domande, più scavavo e più vedevo che le radici della menzogna andavano in profondità e la mia ricerca della Verità sembrava non avere mai fine.
“È la tua ultima occasione, se rinunci non ne avrai altre. Pillola azzurra, fine della storia: domani ti sveglierai in camera tua, e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa, resti nel paese delle meraviglie, e vedrai quant’è profonda la tana del bianconiglio. Ti sto offrendo solo la verità, ricordalo. Niente di più.”
A parlare è Morpheus, e questa è una citazione tratta dal film Matrix.
La tana del bianconiglio è davvero profonda e io mi sentivo terribilmente solo. Non sapevo con chi parlarne. I miei amici non capivano quello che dicevo o non potevano accettarlo, mi prendevano per matto. Chi ero io per mettere in discussione quello che c’era scritto nei libri di scuola o che dicevano nei telegiornali? Ero anche abbastanza fastidioso, perché parlavo sempre di cose “serie”, anziché pensare alle cose normali a cui pensano i ragazzi normali (calcio, donne, automobili, vestiti, aperitivi, vacanze, eccetera).
Insomma, ero decisamente un “outsider”. Ok, diciamolo. Ero uno sfigato.
Ma non potevo farci niente. Il desiderio di scoprire la Verità era troppo forte.
E così divoravo libri e riviste, andavo alle conferenze più strane, finché un giorno è arrivata INTERNET.
“Oh-oh-internet, dannata internet / Col motore di ricerca puoi arrivare dappertutto / Anche dove non volevi
W-w-w-w-w dannato www / Se sapevo prima che facevi questi danni / Non nascevo proprio adesso” – Elio e le Storie Tese
Internet è stata il colpo di grazia. Era come scoperchiare il vaso di Pandora. E dentro quel vaso c’erano le peggio cose…
Complotti, Cospirazioni, Falsi Allunaggi, Balle Spaziali, Nuovo Ordine Mondiale, Illuminati, Rettiliani, Rapimenti Alieni, Guerre Stellari, Possessioni demoniache, Bolle Papali, Sionisti, Piani di distruzione di mondo, MK Ultra, 11 Settembre, Vaccini, Scie Chimiche, Microchip, Signoraggio Bancario… insomma, un orrore e uno schifo senza fine.
Era come una droga. E più mi drogavo di questa brutta informazione, più diventavo triste, pessimista e senza speranza. Il mondo era marcio fino alle radici e stavo marcendo anche io.
Poi un giorno… SBAM!
Mi sono visto da fuori. E ho realizzato.
Io non stavo cercando la Verità. Io stavo cercando la MENZOGNA.
E più cercavo la Menzogna, più la trovavo. Menzogna ovunque, menzogna senza fine. Perché sì, che ci piaccia o no, la menzogna fa parte della natura umana. Così come certe cose brutte che ci sono nel mondo, che ci piaccia o no fanno parte della vita. In questo Universo esiste la dualità. Esiste il Bene ed esiste il Male.
Io mi stavo concentrando sul Male. Volevo scoprire quanto male c’era nel mondo.
Che di per sé non è una cosa sbagliata. Ma non può essere una cosa fine a se stessa, proprio perché il Male non ha fine. Così come il Bene. Anche il Bene non ha fine.
E così quel giorno ho scoperto che per tanti anni avevo cercato la Verità e ogni volta pensavo di averla trovata. Ma la cercavo nel modo sbagliato e anziché la Verità trovavo la Menzogna.
Guardavo le cose solo da un punto di vista. Dal punto di vista del “complottista”.
Porca miseria, i miei amici avevano ragione! Ero davvero diventato un complottista, un dietrologo, paranoico e maniacale! Mannaggia…
Grazie a quella improvvisa consapevolezza le cose sono gradualmente cambiate. Ho cominciato a disintossicarmi. Se la Verità stava nelle cose brutte, di certo stava anche nelle cose belle. E così ho cominciato a cercare tutta la bellezza che c’è nel mondo e nella Creazione. Da principio non è facile, perché il nostro occhio è allenato a vedere soprattutto la bruttezza e la schifezza. Ma è solo questione di allenamento.
Non ho smesso di vedere le cose brutte e non faccio finta di non vederle. Semplicemente ho cominciato a sviluppare la vista per vedere anche le cose belle. E mi sono allenato a vedere le cose da più punti di vista. Ora mi sforzo di avere una visione più completa delle cose.
Pensa ad un cavallo. Un animale bellissimo. Ma certo che se lo guardi sempre e solo dal di dietro, magari mentre fa i suoi bisogni… ecco, penso che ci siamo capiti 🙂
Sforzarsi di guardare il mondo da più punti di vista. Farsi tante domande.
Perché la vera ricchezza non è avere le tasche piene di risposte, ma la testa piena di domande e di curiosità. Se pensi che la felicità stia nell’avere tutte le risposte, allora dopo un po’ smetti di farti delle domande. E quando smetti di farti delle domande, quando perdi la curiosità, il tuo cervello comincia ad atrofizzarsi, ad irrigidirsi. La tua intelligenza comincia ad appassire e la tua Coscienza comincia a dissolversi, a svanire.
“La ragione è dei coglioni”, diceva mio nonno. Chi crede di avere sempre ragione e di avere capito tutto, avrà di certo amare sorprese… o peggio, non avrà mai più alcuna sorpresa. Che vita monotona!
Farsi sempre nuove domande significa non avere mai certezze assolute.
“Ma come! Senza certezze assolute un aereo non potrebbe volare, un computer non potrebbe funzionare e un antibiotico non potrebbe curare!”
Già li sento i razionalisti, gli studiosi, i professori. Ma gli aerei volano e i computer funzionano grazie a certezze RELATIVE… Fino alla fine del 1800 era una certezza “assoluta” che un aereo non avrebbe potuto volare e che non sarebbe stato possibile comunicare in tempo reale a migliaia di chilometri di distanza o viaggiare nello spazio. Ma poi le cose sono cambiate.
Oggi è una certezza ASSOLUTA che non si può superare la velocità della luce… Anche se molti ricercatori hanno già dimostrato il contrario.
Le certezze assolute sono limiti mentali.
Anche nel mondo del complottismo. Ne conosco tanti di novelli ricercatori della Verità. Persone che fino a qualche tempo fa erano come tutti gli altri. Addormentati. Convinti che tutto sia come ce lo raccontano la televisione, i giornali e i libri di scuola. E poi un giorno si svegliano, si accorgono che le cose stanno diversamente. E come facevo io, cominciano a cercare la menzogna ovunque, scavano, scavano, e più scavano e più diventano arrabbiati, arroganti, disillusi e cinici. Se la prendono con quelli che ancora dormono, biasimandoli. Ce l’hanno a morte con “LORO”, con quelli che controllano il mondo, con l’Elite globale. Facci caso, il pronome più utilizzato dai complottisti è “LORO”. I complottisti hanno questo nemico invisibile e non meglio identificato, che di sicuro è ricco, potente, malvagio, tedesco o americano ma comunque ebreo… e probabilmente rettiliano. Cercano a tutti i costi un capro espiatorio e sono pronti a saltargli al collo e a linciarlo… ma sempre da dietro lo schermo di un computer. I “complottisti” hanno certezze altrettanto assolute e incrollabili dei loro fratelli “addormentati”. E finiscono per essere di nuovo gli uni contro gli altri.
E’ normale. Ci sono passato anche io. Sembra essere un aspetto della natura umana. Probabilmente è un passaggio fisiologico e necessario nel percorso di risveglio, di presa di coscienza, chi lo sa.
L’importante è andare oltre.
Per questo motivo il mio invito è quello di farsi sempre tante domande. Mettere tutto in discussione, anche quello che si legge su internet, quello che dicono gli alternativi e gli informati, anche quello che ci dicono i guru e i maestri illuminati. Mettere sempre tutto in discussione e farsi tante domande, ma senza diventare matti a cercare le risposte.
La vita va avanti lo stesso, anche senza certezze assolute.
In un solo numero della rivista Panorama ci sono più informazioni di quante ne possedeva mediamente un uomo del 1800. Ne abbiamo davvero bisogno? Sappiamo cosa farcene di tutte queste informazioni? O ci stanno solo incasinando la vita?
Farsi tante domande e avere il coraggio di mettere tutto in discussione, anche se stessi e le proprie certezze, anche il cosiddetto buonsenso, anche le proprie percezioni, tutto questo allena la mente e lo Spirito a rimanere vivi e svegli.
Oggi abbiamo intervistato una persona che di domande se ne fa tante e di coraggio ne ha da vendere. Una persona che ha avuto la forza di scoperchiare il vaso di Pandora, di vedere il marcio che c’è nel mondo, eppure di rimanere positiva e ottimista. Una persona che anziché nascondersi dietro allo schermo di un computer si è messa a disposizione degli altri. Una persona coraggiosa che ci mette ogni giorno la faccia e il cuore per far sapere a tutti le cose che scopre, per smascherare le menzogne e mostrare la verità.
Questa persona si chiama Salvo Mandarà e forse lo conosci anche tu.
http://www.supernaturalcafe.it/?p=580
Salvo è un coraggioso divulgatore della verità, che ha lasciato il posto fisso e uno stipendio sicuro per seguire la sua grande passione: realizzare una Web Tv di Informazione Libera e Indipendente.
Per me Salvo è un grande esempio: un esempio di coraggio, il coraggio di dire la verità anche quando è scomoda e può metterti in difficoltà. Il coraggio di lasciare le false sicurezze di una vita da “schiavo” (come dice il suo amico Silvano Agosti) per seguire le proprie passioni, anche se ha una famiglia da mantenere e là fuori “c’è la crisi”. Il coraggio di prendersi la responsabilità della propria salute, anziché delegarla a qualcun altro.
http://www.supernaturalcafe.it/?p=580
A proposito, questa intervista l’abbiamo registrata in diretta video sulla Web TV di Salvo Mandarà, che si chiama Salvo5PuntoZero. Se ti va, oltre ad ascoltarti, questa volta puoi anche vederci in video dal vivo!!!
Se l’intervista ti è piaciuta, lascia un commento e facci sapere cosa ne pensi!
Un abbraccio e… buona visione 😀
Maximilian & Daria