<<Sono le 19:25 e ho appena investito 5’000 Euro con leva 100:1 sul CFD Petrolio. Non ho rispettato alcun segnale. Non ho seguito alcuna logica. Non ci sono indicatori a supporto. Ma sento che questa è la mossa giusta. Il Petrolio ha cominciato a salire e qualcosa mi dice che continuerà a salire a lungo>>.
Questo è ciò che col senno di poi posso definire una “mossa veramente stupida“.
Infatti apro la posizione e nel giro di 5 minuti il prezzo del Petriolio inverte la tendenza e va giù. IN PICCHIATA.
Rimango a bocca aperta davanti al monitor e il cuore comincia a battermi forte nel petto, sempre più forte.
<<Ok stai calmo, si riprenderà>>.
E intanto sto sudando, mi tremano le mani e già intravedo il lavoro di mesi andato in fumo e come racconterò tutto questo alla mia famiglia.
Dopo un’ora il prezzo del maledetto Petrolio continua a scendere.
<<Ma come diamine è possibile? Questa è pura SFIGA! Ok, calma, so cosa devo fare, i miei istruttori me l’hanno insegnato. E’ semplice: devo chiudere subito la posizione e accettare la sconfitta, ora che la perdita è tutto sommato moderata>>.
Infatti, come da manuale, faccio esattamente l’opposto: apro un’altra posizione su un altro CFD per tamponare la perdita. Perché se il petrolio scende, l’oro sale!
E in men che non si dica sto raddoppiando le perdite.
Ormai in preda al panico comincio ad armeggiare aprendo e chiudendo freneticamente posizioni lampo per guadagnare capitale e tamponare le perdite prima di esaurire il mio conto in banca.
Sono come il capitano disperato che cerca di tappare tutte le falle anziché abbandonare la sua nave che affonda inesorabilmente, dopo che lo scafo è stato crivellato dai siluri della mia stessa stupidità.
Il tempo passa e la situazione non migliora.
Non ceno neanche, lo stomaco è aggrovigliato, non riesco a staccare gli occhi dal computer e sono sempre più disperato e sconcertato. Com’è possibile che sia accaduta una cosa del genere proprio a me?
Vado a letto, ma passo la notte in bianco. Non riesco a darmi pace e continuo a pregare tutte le divinità del Trading nella speranza che la posizione si inverta prima che sia troppo tardi.
La mattina mi alzo e scopro che ho praticamente esaurito il capitale. Ormai non c’è più nulla da fare. Devo chiudere la posizione o verrò sbattuto fuori.
Ok…. ora clicco….. STOP.
E’ fatta. ho perso 5’000 Euro.
E nel giro di 5 minuti il Petrolio torna allegramente a salire.
<<EEEH?!? COOOOSAAAA??!?!?>>
Oltre il danno, la beffa. Non ci posso credere. Non è possibile. Questa cosa è diabolica. Qualcuno mi sta spiando, il sistema è taroccato, com’è possibile che il Petrolio sia crollato subito dopo che ho investito e si sia ripreso quando sono uscito dalla posizione? QUESTO – NON – E’ – POSSIBILE !!!
E invece non solo è possibile, è anche una delle cose più frequenti che accadono ai trader, soprattutto all’inizio.
Questo episodio l’ho vissuto molti anni fa, quando muovevo i primi passi nel trading online. Dopo aver fatto il primo corso di trading, i miei insegnanti, persone che reputo tutt’ora molto competenti, mi avevano avvertito e dato istruzioni chiare:
- Mai usare la leva se non sei un professionista. E’ come dare una Ferrari a un neopatentato, c’è il rischio di farsi molto male.
- Non giocare d’azzardo. Il trading online non è il casinò. Non essere avido. Sii paziente. Segui gli indicatori e sii prudente. Segui le regole.
- Le perdite fanno parte del trading. Le posizioni chiuse in perdita saranno molto maggiori di quelle chiuse in guadagno. Una perdita non è una sconfitta, è solo parte del processo.
- Imposta gli Stop-Loss, massimizza i guadagni e minimizza le perdite. Quando guadagni, porta sempre fuori una parte del capitale, non reinvestire tutto ogni volta.
- Di nuovo, non essere avido. Segui le regole. Sii prudente.
Ovviamente i miei insegnanti mi avevano anche dato l’avvertimento più importante:
- Come la maggior parte dei trader maschi, c’è un’altissima probabilità che anche tu farai esattamente il contrario di tutto quello che ti abbiamo detto. Ti auguriamo di non farti troppo male.
Dal loro punto di vista esiste una psicologia del trading. La maggior parte delle persone che non hanno ancora imparato a controllare le proprie emozioni e che non hanno affrontato le loro parti più profonde, quando fanno trading si trovano di fronte ad uno specchio magico che amplifica le nostre emozioni e manifesta i nostri aspetti oscuri, i nostri difetti e le nostre paure.
C’è chi nel trading cerca l’adrenalina e le emozioni forti degli sport estremi. C’è chi cerca la possibilità di rivalsa. C’è chi vuole denaro e ricchezza a palate. C’è chi vuole provare l’emozione della caccia. C’è chi viene sabotato dal proprio conflitto con il denaro e con la ricchezza. C’è chi deve affrontare il dolore e la vergogna della sconfitta, il senso di colpa, la mancanza di autostima, e così via.
Certo, una parte di me è ancora convinta che nel trading ci sia qualcosa di “truccato” o di “diabolico” (cosa non ci si racconta per mettere a tacere la coscienza…), ma la verità è che in questa vita tutto è uno specchio e il Trading è forse uno degli specchi più potenti, sinceri e spietati.
Ho fatto trading per un paio d’anni e questo mi è servito soprattutto per conoscermi meglio. Grazie al Trading ho dovuto riconoscere quanto fossi indisciplinato, ansioso, emotivo, arrogante, avido, impaziente, insicuro e presuntuoso in quel periodo. Andavo in giro sbandierando i successi e i guadagni (è vero, a volte ho guadagnato fino a 7’000 € in un solo giorno), ma tacevo delle perdite (che arrivavano anche quelle a 7’000 € in un solo giorno).
Alla fine dei due anni ho chiuso praticamente in pari, con la soddisfazione di non aver perso denaro e di aver imparato tanto su me stesso. E’ stata quella che potrei definire una vera “prova iniziatica”, un viaggio nell’Inferno Dantesco della mia personalità, se così possiamo definirlo. Ho avuto la fortuna di uscirne bene, più consapevole e molto più umile.
Umile, sì, perché mi sono accorto che mi stavo confrontando non solo con me stesso, ma anche con una Forma-Pensiero di immensa potenza e con un’energia pazzesca, dirompente, a un livello inimmaginabile.
Si stima che il volume di denaro che si muove solo nel Forex sia di 4000 miliardi di dollari al giorno. E stiamo parlando di una piccolissima fetta del mercato mondiale del Trading. E’ come andare a pescare con la barchetta in mezzo all’Oceano Pacifico durante un uragano. E assieme a questo volume di denaro si muove un altrettanto enorme volume di emozioni, desideri, speranze e paure.
Poi certo, è vero che ormai buona parte del Trading è computerizzato e gestito da robot e complessi algoritmi che fanno milioni di operazioni di microtrading al secondo. Ma tutto questo non cambia il fatto che l’esperienza di fare Trading, se affrontata consapevolmente, può diventare un vero percorso di autoconoscenza e di crescita personale, di grande crescita e trasformazione.
Elena Sanjust di Teulada ne è ben consapevole. Dopo aver fatto lei stessa esperienza nel Trading e dopo aver sperimentato in prima persona ciò di cui ho parlato finora, Elena ha deciso di creare il Podcast “Vita da Trader”, in cui intervista Traders di successo e affronta gli aspetti psicologici, emozionali ed evolutivi del trading come strumento di crescita personale e di consapevolezza.
http://www.supernaturalcafe.it/?p=825
Nel suo percorso di ricerca e di crescita personale, Elena studia le Costellazioni Familiari con Marco Massignan e utilizza la Cristalloterapia secondo il metodo di Katrina Raphaell.
Per Elena il Trading non è qualcosa di sporco, malvagio, diabolico o peccaminoso e non c’è nulla di contraddittorio nel fare Trading e contemporaneamente seguire un percorso di crescita personale e spirituale. Anzi, le due cose si integrano alla perfezione ed Elena è forse la prima persona in Italia che ha avuto la lungimiranza di unire Trading e Crescita Personale in modo costruttivo.
http://www.supernaturalcafe.it/?p=825
Buon ascolto e poi dicci cosa ne pensi del Trading e dell’intervista!
Maximilian & Daria