Come sviluppare l’Intuizione e ricevere i messaggi dell’inconscio, senza le interferenze della mente razionale

Daria & MaximilianIntervisteLascia un Commento

Tempo di lettura: 5 minuti

Che cos’è l’Intuizione? Come si manifesta? Da dove arriva?

In tanti ne parlano, i filosofi la studiano da più di 2500 anni… ma cosa sia veramente l’intuizione, come funzioni e da cosa si sviluppi, nessuno lo sa con certezza. Eppure sappiamo che esiste e che funziona. Come lo sappiamo? Beh, a livello intuitivo! 🙂

Di certo l’intuizione è un grande potenziale di cui disponiamo, un potente strumento al nostro servizio. Purtroppo l’intuizione per certi versi è sottovalutata, snobbata e ignorata, per altri versi fin troppo fraintesa e utilizzata a sproposito.

L’intuizione in filosofia indica quel tipo di conoscenza immediata che non si avvale del ragionamento o della conoscenza sensibile. In poche parole è un tipo di conoscenza che non utilizza né i ragionamenti, né l’esperienza passata, né le percezioni sensoriali. E che, aggiungo io, non ha nemmeno a che fare con la fantasia.

Però pur sempre di conoscenza si tratta… ed è forse la forma di conoscenza di più alto valore.

Se non è facile spiegare cosa sia l’intuizione, forse è più facile spiegare cosa l’intuizione non è.

Di certo l’intuizione non è un ragionamento che deriva dalla nostra esperienza passata.

Se ci ritroviamo ad esclamare: <<Scommetto che anche stavolta non troverò parcheggio!>> e poi infatti non troviamo parcheggio, beh, quella non è intuizione, ma un pensiero razionale basato sulle esperienze del nostro passato.

Se immaginiamo quanto sarebbe bello comprare il biglietto vincente della lotteria e poter vivere tutta la vita su una spiaggia tropicale mangiando frutta deliziosa, no, nemmeno questa è intuizione, ma immaginazione (la capacità di visualizzare immagini con la nostra mente razionale, partendo da esperienze note).

E se proviamo a fantasticare sulle fattezze del nostro Angelo Custode, descrivendolo come un gigante alto 18 metri, con sei paia di braccia, la coda come un pony, i calzettoni colorati fino al ginocchio, una parrucca ricciola color arcobaleno, la racchetta da tennis e gli occhiali a forma di cuore con i brillantini, beh, questa è probabilmente fantasia (una funzione creativa della nostra mente, capace di usare l’immaginazione per inventare ciò che non abbiamo ancora sperimentato). La fantasia è molto importante: è una componente della creazione artistica e probabilmente contribuisce anche a creare la nostra realtà (nel bene e nel male). Ma non è intuizione.

Ma se girando in cerca di parcheggio qualcosa dentro di noi ci fa “sentire” con certezza che svoltando ora in quella viuzza troveremo un posto libero, e poi lo troviamo, quella con tutta probabilità è intuizione.

Se passando davanti alla cartoleria sentiamo l’impulso irrefrenabile di comprare un biglietto della lotteria, senza una motivazione razionale plausibile, anche se non lo abbiamo mai fatto, e poi quel biglietto viene estratto e vinciamo un premio, quella probabilmente è stata una intuizione.

E se in certi momenti sentiamo una presenza molto forte vicino a noi, che ci guida e ci protegge, anche se non la vediamo e non la possiamo descrivere, ma sappiamo con certezza che c’è, anche quella potrebbe essere intuizione.

A chi non è capitato di sentire squillare il telefono e “sapere” con estrema certezza che a chiamarci è quell’amico che non sentiamo da anni?

Oppure di avere “un brutto presentimento” a proposito di una situazione, senza alcun motivo apparente, e che poi in effetti si rivela spiacevole o negativa per noi?

L’intuizione è fondamentalmente questo: una conoscenza silenziosa.

L’intuizione è quella capacità che ha permesso a grandi matematici, fisici, scienziati e ricercatori di risolvere problemi apparentemente insolvibili o di trovare soluzioni innovative e rivoluzionarie grazie al cosiddetto “lampo di genio”. Una risposta folgorante che arriva dal nulla, inaspettatamente, magari (e anzi spesso) dopo una buona dormita, una camminata nel bosco o un momento di silenzio interiore in cui la mente era “scollegata”.

E’ stato dimostrato che i due emisferi del nostro cervello svolgono due funzioni differenti. L’emisfero sinistro elabora la conoscenza di tipo razionale. L’emisfero destro accede ad una conoscenza di tipo intuitivo. Mentre la conoscenza razionale deriva dalle informazioni che raccogliamo e dal modo in cui le processiamo, la conoscenza di tipo intuitivo è ancora piuttosto misteriosa (o meglio, lo è per la mente razionale). Questa funzione intuitiva sembra andare al di là delle barriere di tempo e di spazio, per accedere a una condizione in cui tutta l’informazione è presente “qui e ora”.

Si dice che le donne siano meno razionali e più intuitive degli uomini. Non a caso si parla di “intuito femminile” (non perché l’uomo non sia dotato di intuito, ma nella donna spesso è più sviluppato, o meno “inibito”).

Eppure normalmente, sia nell’uomo che nella donna, l’intuizione è un processo tutto sommato “casuale”. Mentre possiamo usare consapevolmente le nostre facoltà razionali, l’intuizione semplicemente “accade”.

Perché?

Il problema è che viviamo in una società fortemente dominata dall’aspetto maschile e razionale, che in qualche modo ha represso la nostra capacità intuitiva.

Probabilmente tutti noi riceviamo costantemente informazioni e conoscenza sotto forma di intuizioni, ma la nostra parte razionale le reprime e le scarta, screditandole come fantasie, invenzioni, o sensazioni prive di concretezza, veridicità e interesse. Spesso queste informazioni non fanno nemmeno in tempo ad arrivare alla nostra parte cosciente, così che possiamo prenderne atto: esse vengono scartate sul nascere e nemmeno ci rendiamo conto di averle ricevute.

Forse la donna ha più facilmente accesso all’intuizione perché, in una società dominata dal modello maschile, la donna sente meno la pressione di doversi adeguare a questo modello, mentre l’uomo sente su di sé il dovere e l’aspettativa di uniformarsi a questa modalità di pensiero di tipo razionale.

Eppure la conoscenza intuitiva è fondamentale nella nostra vita. Non è una dote di pochi, non è un talento soprannaturale, ma il modo normale in cui dovrebbe funzionare la nostra mente: un delicato equilibrio tra razionalità e intuizione.

Quindi se da un lato è fondamentale per noi recuperare la nostra parte intuitiva, dall’altro lato è fondamentale non screditare o mettere da parte la funzione razionale della nostra mente. Senza la nostra parte razionale diventa molto difficile per noi relazionarci con gli altri nel quotidiano. Ricercare, analizzare, indagare, progettare, creare, risolvere problemi e poter divulgare scoperte e conoscenze, tutto ciò dipende dalla mente razionale. Senza la mente razionale saremmo immersi in un flusso costante di informazioni, senza tempo né spazio, fatto di intuizioni, immaginazione, fantasia, tutto mischiato.

Grazie alla nostra mente razionale possiamo riconoscere cosa è intuizione e cosa no.

Quando l’intuizione si manifesta, lo fa con dei chiari segnali. Una sensazione fortissima a livello fisico, una convinzione inequivocabile, uno stato d’animo particolare, una specie di “elettricità nell’aria”, un formicolio… in ognuno di noi le sensazioni sono diverse, ma ognuno di noi, grazie all’ascolto e all’osservazione, può riconoscere il manifestarsi di una intuizione che, come ho già detto prima, può essere definita come una “conoscenza silenziosa”.

Sviluppare la nostra intuizione è possibile. E per farlo abbiamo bisogno di gestire al meglio la nostra mente razionale.

Il segreto è proprio questo: l’intuizione funziona in noi da sempre, è una capacità innata. Di certo può essere affinata e migliorata, ma prima di dedicarci a sviluppare l’intuizione dobbiamo smettere di inibirla e di ostacolarla con la nostra mente razionale!

Più ci permettiamo di ascoltare e assecondare le nostre intuizioni, più le intuizioni si manifesteranno. Sarà come creare un piccolo foro nella diga della nostra mente razionale… pian piano l’intuizione comincerà a fluire, allargando il buco e creando una breccia sempre più grande… finché questa diga crollerà e avremo totale accesso alle nostre facoltà intuitive.

Ma come fare per sviluppare e potenziare la nostra intuizione?

Abbiamo intervistato Agata Mondo che si occupa proprio di questo.

http://www.supernaturalcafe.it/podcast/episodio-58/

Agata ha seguito il corso di Angel Card Reader certificato da Doreen Virtue, la massima esperta di Angeli al mondo, e ha conseguito anche il certificato per gli studi condotti sui bambini Indaco da Charles Virtue, figlio di Doreen. Inoltre ha creato il percorso “intuitive method”, per aiutare le persone a riscoprire e seguire le loro intuizioni.

In questo episodio parliamo di:

  • come puoi avvicinarti alla tua parte più intuitiva entrando in contatto con le energie superiori;
  • come diventare più sicuro di quello che percepisci, più determinato e più deciso, e come imparare ad ascoltare  i messaggi del corpo per capire te stesso e le persone e le situazioni che ti circondano;
  • come fare a trovare il giusto equilibrio tra intuizione e razionalità nelle tue scelte quotidiane

…e tanto altro!

http://www.supernaturalcafe.it/podcast/episodio-58/

Buon ascolto… e buone intuizioni! 🙂

Maximilian & Daria

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